Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22810 del 23 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22810PEN

Massima

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Il dolo di omicidio volontario sussiste quando l'agente, pur non avendo come fine primario la morte della vittima, si rappresenta come seriamente possibile il verificarsi dell'evento morte e, pur di non rinunciare all'azione e ai vantaggi che se ne ripromette, accetta il rischio che ciò si verifichi, decidendo di agire "costi quel che costi". L'accertamento del dolo, in particolare del dolo eventuale, va compiuto esaminando le circostanze del fatto, la condotta e il livello di probabilità, ex ante, di causare l'evento, la condotta successiva al reato, la personalità dell'agente e il fine dell'azione. La causa di giustificazione della legittima difesa, reale o putativa, presuppone una situazione di pericolo attuale di offesa ingiusta e una reazione proporzionata alla stessa; l'eccesso colposo si configura quando l'agente, trovandosi in una condizione di legittima difesa, reale o putativa, nell'esecuzione della reazione difensiva vada, per errore, oltre il limite costituito dalla necessità difensiva. L'aggravante della crudeltà ricorre quando l'azione omicidiaria sia caratterizzata da modalità particolarmente efferate e disumane, tali da denotare una particolare insensibilità e disprezzo per la sofferenza della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/06/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MICHELE BIANCHI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CESQUI ELISABETTA che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata in data 6.6.20…

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