Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3636 del 30 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3636PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso ai fini dell'emissione di una misura cautelare personale deve essere valutata con particolare rigore quando la stessa persona risulti ipotizzata come partecipe di due distinte consorterie criminali che si avvalgono del metodo mafioso. In tali casi, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, pur se convergenti, devono essere sufficientemente precise e dettagliate nel descrivere le specifiche condotte attribuibili all'indagato in relazione a ciascuna delle associazioni, senza limitarsi a qualificazioni generiche di "uomo d'onore" o di appartenenza a una determinata "famiglia" mafiosa. La mera genericità delle informazioni fornite dai collaboratori, anche se corroborate dal riscontro di altri elementi, non è di per sé sufficiente a integrare i gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione della misura cautelare, dovendosi altresì indicare le concrete attività svolte dall'indagato per il perseguimento degli interessi e degli obiettivi di ciascuna delle associazioni criminali contestate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. IANNIELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 711/2011 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 10/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. dott. Enzo Jannelli;

Udita la requisitoria del S. Procuratore Generale, dott. Elisabetta Cesqui, che ha concluso per l'annullamento c…

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