Il provvedimento amministrativo che autorizza il trasferimento e il potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti può essere impugnato dal titolare di un altro impianto concorrente, il quale tuttavia decade dall'interesse a proseguire il giudizio qualora rinunci all'iniziativa imprenditoriale che aveva dato origine al ricorso, in ragione della sopravvenuta mancanza di redditività dell'investimento. In tal caso, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il titolare di un impianto di distribuzione carburanti concorrente ha interesse a impugnare il provvedimento che autorizza il trasferimento e il potenziamento di un altro impianto, in quanto tale provvedimento può incidere negativamente sulla sua attività economica. Tuttavia, tale interesse viene meno qualora il ricorrente rinunci all'iniziativa imprenditoriale che aveva dato origine al ricorso, ad esempio per la sopravvenuta mancanza di redditività dell'investimento. In tal caso, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite tra le parti. La massima si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: - Il provvedimento impugnato autorizza il trasferimento e il potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti, incidendo potenzialmente sulla posizione concorrenziale di altri operatori del settore. - Il ricorrente, titolare di un impianto concorrente, ha quindi interesse a impugnare tale provvedimento per tutelare la propria attività economica. - Tuttavia, tale interesse viene meno qualora il ricorrente rinunci all'iniziativa imprenditoriale che aveva dato origine al ricorso, ad esempio per la sopravvenuta mancanza di redditività dell'investimento. - In tal caso, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. - Le spese di lite vengono compensate tra le parti, in considerazione del mutamento delle circostanze di fatto intervenuto nel corso del giudizio.