Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14288 del 23 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14288PEN

Massima

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La revoca della sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità, disposta per mancata osservanza delle prescrizioni, comporta il ripristino della sola pena residua, calcolata sottraendo dalla pena complessivamente inflitta il periodo di positivo svolgimento dell'attività, mediante i criteri di ragguaglio dettati dal Decreto Legislativo 28 agosto 2000, n. 274, articolo 58. Il giudice dell'esecuzione, pertanto, è tenuto a determinare la parte di sanzione sostitutiva effettivamente svolta dal condannato e a detrarre, operato il ragguaglio, tale pena da quella originariamente comminata, senza poter revocare integralmente la pena sostituita. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire il rispetto del principio di proporzionalità della pena, evitando che il condannato sia punito oltre misura per il mancato completamento della sanzione alternativa. Inoltre, la revoca della sanzione sostitutiva non può essere disposta in maniera automatica, ma richiede una valutazione da parte del giudice circa le ragioni che hanno impedito al condannato di adempiere correttamente alle prescrizioni imposte, al fine di accertare se sussistano giustificati motivi che escludano la sua responsabilità per l'inadempimento. In tal caso, il giudice potrà disporre la prosecuzione dell'esecuzione della sanzione sostitutiva, eventualmente modificandone le modalità, ovvero, ove ciò non sia possibile, determinare la pena residua da espiare in misura proporzionale all'attività svolta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. S. - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27 giugno 2016 pronunciata dal Tribunale di Bolzano;
Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribun…

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