Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5777 del 8 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5777PEN

Massima

La minaccia condizionata è punibile, salvo che l'autore non intenda prevenire un'azione illecita del soggetto passivo rappresentandogli la reazione legittima che deriverebbe dal suo comportamento, e non limitare la sua libertà morale. Il giudice di merito deve valutare, sulla base delle circostanze del caso concreto, se la minaccia sia stata pronunciata con l'intento di indurre il soggetto passivo a un determinato comportamento, comprimendone la libertà di autodeterminazione, ovvero al fine di dissuaderlo dal proseguire in un'azione illecita. L'annullamento della sentenza di condanna per un reato successivamente depenalizzato comporta la revoca anche dei capi concernenti gli interessi civili, fermo restando il diritto della parte civile di agire ex novo nella sede naturale per il risarcimento del danno e l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/05/2014 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott.ssa FILIPPI P., che ha concluso per l&…

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