Il Tribunale Amministrativo Regionale, in materia di condono edilizio, afferma il seguente principio di diritto: Ai sensi dell'art. 32, comma 27, lett. d), del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, in legge 24 novembre 2003, n. 326, recepito in Sicilia dall'art. 24 della legge regionale 5 novembre 2004, n. 15, le opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincoli paesaggistici, ambientali o idrogeologici non sono suscettibili di sanatoria, a prescindere dalla natura assoluta o relativa del vincolo, qualora non ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) che le opere siano state realizzate prima dell'imposizione del vincolo; b) che siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) che si tratti di opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illeciti di cui ai nn. 4, 5, e 6 dell'allegato 1 al decreto legge n. 269/2003; d) che vi sia il parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo. In assenza di tali presupposti, la preclusione della sanatoria è assoluta, rendendo superflua la previa comunicazione di rigetto e non configurandosi alcuna violazione del principio di affidamento, attesa l'incolpevolezza dello stesso.