L'aggravante della partecipazione di più persone riunite al reato di estorsione, pur essendo di natura oggettiva, deve essere valutata dal punto di vista della vittima, in quanto il maggior effetto intimidatorio e la minorata possibilità di difesa costituiscono il fondamento della più severa punibilità prevista dalla legge. Pertanto, l'esclusione della responsabilità penale di uno dei concorrenti per mancanza dell'elemento soggettivo non comporta automaticamente la decadenza dell'aggravante, la quale continua a sussistere in relazione alla condotta materiale posta in essere dai partecipi. Ai fini della determinazione del termine di prescrizione, si deve pertanto fare riferimento alla pena edittale massima prevista per il reato di estorsione aggravata, con l'aumento di un quarto per gli atti interruttivi, senza che rilevi l'eventuale successiva assoluzione di uno dei concorrenti. La motivazione della sentenza di condanna deve comunque illustrare in modo esauriente le ragioni del convincimento del giudice, confutando adeguatamente i motivi di gravame proposti dall'imputato, al fine di consentire un effettivo controllo della logicità e della congruità dell'iter argomentativo seguito.