Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7432 del 25 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:7432PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con gli arresti domiciliari, è tenuto a verificare se vi siano elementi concreti che dimostrino l'effettiva rescissione del legame tra l'imputato e l'associazione mafiosa di appartenenza, superando così la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari. Ove tale prova non emerga, trova applicazione la presunzione assoluta di adeguatezza della sola misura della custodia in carcere, non essendo sufficiente la mera manifestazione di volontà dell'imputato di disintossicarsi e di aderire a un programma terapeutico-riabilitativo, né la circostanza che la condizione di tossicodipendenza risulti incompatibile con i valori e le regole dell'associazione criminale. Inoltre, il giudice non è tenuto a motivare specificamente sull'inidoneità della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in quanto tale misura è incompatibile con il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, essendo assistito da presunzione assoluta di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Palermo in data 5/7/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENOLDI Carlo;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 5/7/2019, il Tribunale del riesame di Palermo confermo' …

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