Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 437 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:437SENT

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La destinazione a verde pubblico di un'area privata da parte di uno strumento urbanistico costituisce un vincolo conformativo della proprietà, espressione delle funzioni di ripartizione in zone del territorio comunale, senza determinare vincoli tali da escludere potenzialmente il diritto di proprietà nella sua interezza. Pertanto, tale destinazione non implica l'imposizione di un vincolo espropriativo, ma rientra nella discrezionalità dell'amministrazione comunale nell'esercizio della propria funzione di pianificazione urbanistica, purché adeguatamente motivata e nel rispetto dei limiti di legge. Il proprietario dell'area non ha diritto a un indennizzo, salvo che non ricorrano i presupposti per la configurazione di un vincolo sostanzialmente espropriativo. L'impugnazione di uno strumento urbanistico generale è inammissibile o improcedibile qualora il ricorrente non abbia previamente impugnato gli atti presupposti che hanno già inciso sulla capacità edificatoria dell'area, come varianti o piani particolareggiati approvati. L'amministrazione comunale gode di ampia discrezionalità nella definizione delle destinazioni d'uso e degli indici edificatori nell'ambito della pianificazione urbanistica generale, discrezionalità che può essere sindacata dal giudice amministrativo solo per vizi di legittimità e non di merito, salvo il rispetto dei limiti e dei principi fissati dalla legge.

Sentenza completa

N. 00392/2004
REG.RIC.

N. 00437/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00392/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 392 del 2004, proposto dalla:
società Immobiliare Mancini s.r.l. e società CEM s.r.l., in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., entrambi rappresentati e difesi dagli avv. Federico Mannucci e Clemente Maria Mannucci, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Federico Mannucci, in Roma, viale Mazzini n. 11, sc. H, int. 3;

contro

Comune di Roma (ora Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Nicola Sabato, elettivamente domiciliato presso gli uffici, in Roma, Via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della deliberazione del…

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