Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32677 del 24 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32677PEN

Massima

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La misura di prevenzione della confisca di beni può essere disposta nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi, anche in assenza di una condanna penale, qualora sia accertata la sproporzione tra il loro patrimonio e i redditi dichiarati o la loro attività economica. La confisca può colpire beni intestati a terzi, anche familiari del proposto, qualora emerga che tali intestazioni siano fittizie e finalizzate a eludere l'applicazione della misura di prevenzione. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la sussistenza dei presupposti di legge per l'applicazione della confisca, senza che sia sufficiente una mera affermazione di pericolosità sociale o di sproporzione patrimoniale. Le censure sulla motivazione del provvedimento, in sede di ricorso per cassazione, sono ammissibili solo per vizi di motivazione inesistente o meramente apparente, essendo preclusa la deduzione di una generica illogicità o sottovalutazione di argomenti difensivi. Il ricorso per cassazione avverso il decreto che dispone la misura di prevenzione della confisca deve essere proposto dal difensore munito di procura speciale, essendo inammissibile il ricorso presentato personalmente dal terzo interessato o dal suo difensore privo di tale procura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizi - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MICCOLI G. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 167/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 13/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. Pietro GAETA, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 13 giugno 2…

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