Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14035 del 3 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14035PEN

Massima

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Il mancato deposito del verbale dell'interrogatorio reso dall'indagato in sede di convalida dell'arresto o del fermo non determina la perdita di efficacia della misura cautelare, in quanto tale atto non rientra tra quelli che, ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p., devono essere trasmessi al tribunale del riesame. Le censure relative alla gravità indiziaria e alla qualificazione giuridica del fatto, se non supportate da elementi concreti, si risolvono in mere contestazioni in fatto, insuscettibili di sindacato in sede di legittimità, atteso il puntuale e motivato esame svolto dal giudice del riesame su tali profili. Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio controllo, deve limitarsi a verificare la logicità e la congruità della motivazione adottata dal giudice del merito, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni di fatto compiute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. RI. CL. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 26/11/2007 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO; sentite le conclusioni del P.G. Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 26 novembre 2007, il Tribunale di L'Aquila ha respinto la richiesta di riesame avanzata nell'interesse di DI. RI. Cl. avverso l'ordinanza emessa il…

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