Consiglio di Stato sentenza n. 6233 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:6233SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il risarcimento del danno da provvedimento amministrativo illegittimo è soggetto al principio generale dell'onere della prova di cui all'art. 2697 c.c., per cui spetta al danneggiato fornire la prova di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie risarcitoria, ivi compreso il danno da risarcire. Pertanto, ove la domanda risarcitoria non sia adeguatamente corredata dalla prova del danno, essa deve essere respinta, fermo restando che la prova del danno può essere raggiunta anche mediante presunzioni, purché dotate dei requisiti di gravità, precisione e concordanza. Il giudice amministrativo, pur avendo un potere istruttorio ufficioso, non può tuttavia sostituirsi integralmente alla parte onerata, disponendo d'ufficio le acquisizioni istruttorie a cui era tenuta quest'ultima, allorquando il ricorrente non si trovava (ovvero non ha provato di trovarsi) nell'impossibilità di provare il fatto posto a base della sua azione. In particolare, il risarcimento del danno non patrimoniale, ivi compreso il danno esistenziale, è ammissibile solo ove sia provata l'effettiva lesione del bene salute, non potendosi ricomprendere in tale categoria meri stati soggettivi e personali non supportati da ragionevoli indizi. Inoltre, il risarcimento del danno patrimoniale per le differenze retributive non percepite a causa del provvedimento illegittimo non può corrispondere all'intero ammontare delle retribuzioni non corrisposte, essendo necessaria una liquidazione equitativa ai sensi degli artt. 2056 e 1226 c.c., di regola pari al 50% delle differenze retributive.

Sentenza completa

N. 06427/2005
REG.RIC.

N. 06233/2014REG.PROV.COLL.

N. 06427/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 6427 del 2005, proposto dalla signora
CIANI ROSAURA, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avvocato ((omissis)) in Roma, ((omissis)), n. 2;

contro

COMUNE DI CASTEL S. ((omissis)), n persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso Carla V. Efrati in Roma, Via Lucrino, n. 10;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. EMILIA-ROMAGNA – BOLOGNA, Sez. I, n. 665 del 27 aprile 2005, resa tra le parti, concernente il risarcimento del danno da provvedimento illegittimo;

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