Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21637 del 24 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:21637PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione mafiosa può essere integrata dalla condotta di chi, pur non essendo formalmente inserito nella compagine associativa, svolge un ruolo servente e strumentale agli interessi della consorteria criminale, attraverso la costituzione e la gestione di società cooperative e imprese commerciali finalizzate all'emissione di fatture per operazioni inesistenti, al riciclaggio di denaro illecitamente accumulato e al contrabbando di carburante, in modo stabile e continuativo, con piena consapevolezza e volontà di contribuire al finanziamento e al sostentamento dell'organizzazione mafiosa. Tali condotte, pur non rientrando direttamente nella fattispecie associativa, possono essere ritenute idonee a configurare il reato di partecipazione ad associazione di stampo mafioso, in quanto espressione di un contributo concreto e consapevole agli interessi e alle attività illecite della consorteria, anche attraverso il compimento di reati-fine strumentali al perseguimento degli scopi del sodalizio. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo, unitamente all'attualità delle esigenze cautelari, giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione di adeguatezza di tale misura per i delitti di cui all'articolo 416-bis c.p., salvo prova contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 776/2015 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 19/08/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
udito il difensore avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria, in funzione di giudice del riesame avverso i provvedimenti …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.