Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6228 del 17 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:6228PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) sussiste anche in presenza di episodi di violenza e/o ingiurie di carattere episodico, purché vi sia una reiterazione di condotte vessatorie, quali percosse, lesioni, ingiurie e danneggiamenti, che determinino uno stato di sudditanza psicologica della vittima, a prescindere dalla gravità di ciascun singolo episodio. L'elemento psicologico del reato è integrato dalla consapevolezza e volontarietà della condotta, a prescindere dalla sua episodicità, essendo sufficiente la reiterazione di atti lesivi della dignità e dell'integrità fisica e morale della persona offesa. La prolungata sopportazione di tali condotte da parte della vittima è sintomatica dello stato di soggezione e dipendenza psicologica in cui versa, elemento che integra il requisito della abitualità richiesto dalla norma incriminatrice. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di maltrattamenti in famiglia, non è necessario che le singole condotte siano di particolare gravità, essendo sufficiente la reiterazione di atti lesivi della dignità e dell'integrità fisica e morale della persona offesa, che determinino uno stato di soggezione psicologica della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/01/2019 della Corte Appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PINELLI ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Torino,…

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