Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39112 del 25 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39112PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. richiede la prova di un concreto e dinamico inserimento del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo attivo e funzionale nell'esplicazione degli scopi criminosi comuni, non essendo sufficiente il mero dato formale dell'affiliazione. Tuttavia, il conferimento di una dote o qualifica di rilievo nell'ambito dell'associazione costituisce un elemento indiziario importante, che può assumere valore probatorio decisivo ove si accompagni ad altri elementi che dimostrino l'effettiva intraneità del soggetto al gruppo criminale, come la partecipazione a riunioni, l'assunzione di specifici compiti o la disponibilità di informazioni riservate. Inoltre, l'esteriorizzazione del metodo mafioso, quale elemento costitutivo del reato, non richiede necessariamente la prova di atti intimidatori diretti, essendo sufficiente che l'associazione sia in grado di incidere concretamente sull'ambiente di riferimento, alterandone e condizionandone le dinamiche sociali, economiche e politiche, anche attraverso il mero sfruttamento della forza di intimidazione derivante dal collegamento con la casa madre. Tuttavia, tale capacità di condizionamento deve trovare riscontro in elementi fattuali specifici, non potendosi desumere in via automatica dalla mera riproduzione di schemi organizzativi tipici delle associazioni mafiose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesc - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' Raddusa B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TORINO;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3651/2013 CORTE APPELLO di TORINO, del 16/07/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. RIELLO Luigi che ha con…

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