Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48918 del 25 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:48918PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche attraverso la presentazione di richieste di assunzione fittizie di cittadini extracomunitari, integra il reato di cui all'art. 12, commi 1 e 3, del D.Lgs. n. 286/1998, indipendentemente dall'effettivo ingresso degli stranieri nel territorio dello Stato, essendo sufficiente la condotta diretta a procurare tale ingresso in violazione delle norme di legge. La responsabilità penale può essere affermata sulla base di dichiarazioni testimoniali che identifichino con precisione l'imputato come soggetto che si offriva di procurare, dietro compenso, contratti di lavoro fittizi per agevolare l'ingresso illegale di cittadini extracomunitari, anche se tali dichiarazioni sono state acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p. e sono corroborate da ulteriori elementi di riscontro, come il rilascio di numerose dichiarazioni di ospitalità incompatibili con le reali dimensioni dell'abitazione dell'imputato. Il diniego delle attenuanti generiche è adeguatamente motivato in presenza di una condotta gravemente illecita, diretta al profitto e realizzata attraverso un sistema fraudolento, senza che assumano rilievo la modesta entità del compenso percepito o la costituzione volontaria in carcere dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco Maria - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/09/2014 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROCCHI GIACOMO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso per l'inammissibilita' per entrambi i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigra…

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