Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3482 del 26 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3482PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale in certificato non può essere attribuito al soggetto che non abbia le qualità e l'organicità alla struttura sanitaria necessarie per la sua consumazione, anche qualora risulti provato il suo interesse a servirsi del documento falso, in assenza di elementi probatori idonei a ricondurre a lui la materiale contraffazione. La Corte di Cassazione, nel rigettare il ricorso del Procuratore Generale, ha affermato che il giudice di merito ha correttamente escluso la responsabilità penale dell'imputato per il reato di falsità materiale in certificato, in quanto, pur essendo provato il suo interesse a servirsi del documento falso, non erano emersi elementi probatori idonei a ricondurre a lui la materiale contraffazione del referto medico. Ciò in quanto l'imputato non possedeva le qualità e l'organicità alla struttura sanitaria necessarie per la consumazione di tale reato. La Corte ha quindi ritenuto logica e congrua la motivazione del giudice di merito, escludendo che la mera prospettazione di un possibile concorso morale, non adeguatamente dimostrata, potesse integrare un vizio della motivazione censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di L'AQUILA;

nei confronti di:

DI. GI. CH. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 18/03/2008 G.U.P. TRIBUNALE di TERAMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. BAGLIONE Tindari, che ha chiesto l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore Avv. Marchese Tommaso.

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