Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41367 del 3 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:41367PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni spontanee rese dall'indagato alla polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 350 comma 7 c.p.p., anche se non rese nell'immediatezza dei fatti e in assenza di difensore, sono utilizzabili nella fase procedimentale, incluso l'incidente cautelare, purché risulti chiaramente che l'indagato le abbia rese liberamente, senza alcuna coercizione o sollecitazione indebita. L'eventuale mancanza di un interprete non comporta automaticamente l'inutilizzabilità delle dichiarazioni, ove risulti che l'indagato comprendesse comunque in modo adeguato la lingua italiana e abbia sottoscritto il verbale in modo consapevole. L'inutilizzabilità delle dichiarazioni rese in precedenza in sede di sommarie informazioni testimoniali non si estende necessariamente alle successive dichiarazioni spontanee, qualora queste ultime risultino coerenti, lineari e prive di vizi di spontaneità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Presidente

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/11/2021 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe indicata il Tribunale del riesame di Milano ha rigettato la richiesta di riesame proposta nell'interesse di (OMISSIS) avverso l'ordinanza emessa dal G.i.p. del Tribunale …

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