Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38832 del 20 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38832PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, del profitto di un reato può essere disposto sulla base del fumus commissi delicti, ovvero della astratta sussumibilità del fatto contestato in una determinata ipotesi di reato, senza che sia necessaria la valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico della persona nei cui confronti è operato il sequestro. In sede di riesame delle misure cautelari reali, il ricorso per cassazione per violazione di legge, ai sensi dell'art. 325 c.p.p., comma 1, può essere proposto soltanto per mancanza fisica della motivazione o per la presenza di motivazione apparente, ma non per mero vizio logico della stessa. Ai sensi dell'art. 606 c.p.p., il ricorso per cassazione può essere presentato, per quanto rileva in questa sede, per inosservanza o erronea applicazione della legge penale, per inosservanza delle norme processuali stabilite a pena di nullità, di inutilizzabilità, di inammissibilità o di decadenza, nonché per mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione, ma non per "falsa applicazione" di norme giuridiche, categoria non riconosciuta dal legislatore. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso un'ordinanza di conferma di un decreto di sequestro preventivo è inammissibile se si limita a reiterare doglianze già formulate e disattese, senza adeguatamente considerare il percorso argomentativo in virtù del quale il Tribunale ne ha ritenuto l'infondatezza, valorizzando in particolare gli elementi emersi dalle acquisite intercettazioni. La declaratoria di inammissibilità totale del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle Ammende, qualora risulti evidente che egli abbia proposto il ricorso determinando la causa di inammissibilità per colpa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 17/2019 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 11/02/2019;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;
sentite le conclusioni del PG Dott. PERELLI Simone, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso, e, per il ricorrente, dell'avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi di ricorso, chiedendo l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale di Palermo -…

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