Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36611 del 18 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36611PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) è un reato abituale che richiede la consapevole volontà dell'agente di sottoporre la vittima a una serie di sofferenze fisiche e morali, instaurando un sistema di sopraffazioni e vessazioni, senza che sia necessario un connotato psicologico di deliberata malvagità o l'incompatibilità con condizioni personali momentanee, come lo stato di ubriachezza o patologie psichiatriche, purché l'agente abbia la coscienza e volontà delle proprie condotte. Ai fini della valutazione della pericolosità sociale dell'indagato e dell'adeguatezza della misura cautelare, il giudice deve tenere conto non solo delle caratteristiche della condotta e dei precedenti penali, ma anche dei connotati psicologici che emergono dalle condizioni soggettive dell'indagato, come eventuali patologie psichiatriche, e del loro impatto sulla capacità di gestire gli impulsi violenti e di evitare la reiterazione del reato. In presenza di una documentata sottoposizione a trattamento psichiatrico e della disponibilità dell'indagato a proseguirlo, il giudice deve valutare l'adeguatezza di misure meno afflittive della custodia cautelare in carcere, bilanciando le esigenze di cura con quelle di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO E. A. - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/7/2020 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ORSI Luigi che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ricorso affidato al difensore di fiducia (OMISSIS) impugna l'ordinanza con la quale i…

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