Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23703 del 8 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23703PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive e di obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia può essere legittimamente adottato dal Questore nei confronti di un soggetto che abbia commesso reati di violenza all'interno di impianti sportivi e che presenti una concreta e attuale pericolosità sociale, desumibile anche da precedenti provvedimenti restrittivi adottati nei suoi confronti per analoghi comportamenti. Il rispetto del termine di 48 ore per la convalida giudiziale di tale provvedimento non è inficiato dalla circostanza che il termine scada in un giorno festivo, non comportando ciò una proroga automatica, atteso che l'interessato può comunque accedere agli atti presso gli uffici di polizia per predisporre le proprie difese. Inoltre, l'omessa trasmissione al giudice di alcuni documenti a sostegno del provvedimento non determina un vizio di motivazione, ove la valutazione di pericolosità risulti comunque adeguatamente motivata sulla base di elementi non contestati, come la commissione di reati violenti in ambito sportivo e l'adozione di precedenti misure analoghe.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 27/4/2015 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni;
letta la requisitoria depositata dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27 apr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.