Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 178 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:178SENT

Massima

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La realizzazione di un gazebo in area cortilizia, anche se in legno e di facile amovibilità, costituisce opera soggetta a permesso di costruire quando è destinata ad esigenze non temporanee di copertura e riparo, essendo preordinata ad una esigenza permanente, senza che rilevi la sua facile amovibilità o il materiale dal quale è composto. La natura pertinenziale o accessoria del manufatto non esclude la necessità del titolo abilitativo, in quanto tale nozione non coincide con quella civilistica, dovendosi escludere tale natura nel caso di specie. L'esercizio dell'attività di repressione dell'illecito edilizio non incontra limiti di tempo, essendo sempre dovuta, salvo il caso in cui sia necessaria una motivazione rafforzata per il decorso di un lungo periodo di tempo, la quale però deve essere supportata da una prova rigorosa della risalenza dell'abuso e dell'affidamento del privato, non sussistente nel caso di specie. La conformità del manufatto allo strumento urbanistico non può essere accertata in sede giurisdizionale, in assenza della relativa domanda ex art. 36 del DPR 380/2001. Pertanto, la realizzazione di un gazebo in area cortilizia, senza il previo ottenimento del permesso di costruire, legittima l'ordine di demolizione, in applicazione della sanzione prevista dalla normativa edilizia, senza che rilevi la natura pertinenziale o accessoria del manufatto, né il decorso del tempo dalla sua realizzazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/01/2021

N. 00178/2021 REG.PROV.COLL.

N. 03759/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3759 del 2010, proposto da
Maria Antonietta Bernabei, rappresentata e difesa dagli avvocati Gianluca Caporossi, Francesco Pecora, Marco Tullio Marcucci, con domicilio eletto presso lo studio Francesco Pecora in Roma, via Gavinana,1;

contro

Comune di Roma (Municipio XVIII) – Roma Capitale, in persona del Sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Umberto Garofoli, dell’Avvocatura Capitolina, con domicilio presso la sua sede, in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 65 del 20 gennaio 2010 …

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