Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46829 del 22 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:46829PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio si configura quando tra i partecipi sussiste una durevole comunanza di scopo, desumibile non solo dalla reiterazione dei delitti-fine, ma anche dalla costante disponibilità degli imputati a intervenire nel compimento delle azioni delittuose, dal contatto continuo fra gli associati, dal reciproco supporto per sottrarsi alle indagini e dalla disponibilità di alcuni sodali degli oggetti sottratti nel corso di azioni criminose poste in essere da altri membri del sodalizio. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è necessario che il singolo bene oggetto del reato di ricettazione derivi da uno dei furti accertati, essendo sufficiente che esso provenga da un delitto, e la consapevolezza della provenienza illecita può desumersi anche dalla condotta e dalle dichiarazioni dell'imputato, senza che sia necessaria la prova della proprietà lecita del bene. La motivazione della sentenza di condanna per il delitto di associazione per delinquere non deve necessariamente ricostruire in modo analitico l'intero programma criminoso e la struttura organizzativa del sodalizio, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi sintomatici della stabile comunanza di scopo e della disponibilità dei singoli partecipi alla realizzazione del fine comune, indipendentemente dagli scopi dei singoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/10/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa NARDIN MAURA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ODELLO LUCIA.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 16 ottobre 2019 la Corte di Appello di Messina ha parzialmente riformato, rideterminando la pena inflitta a (OMI…

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