Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1189 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:1189SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate senza il prescritto titolo abilitativo è un provvedimento dovuto e vincolato per l'amministrazione, non necessitando di una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o di una comparazione con gli interessi privati coinvolti. La mera enunciazione dei presupposti di fatto e di diritto che giustificano l'applicazione della sanzione prevista dalla legge è sufficiente a motivare adeguatamente il provvedimento, senza che sia necessario allegare gli atti istruttori richiamati, purché resi accessibili all'interessato. L'onere di provare l'epoca di realizzazione di un manufatto e la sua legittimazione grava sulla parte che adduce la circostanza a proprio favore, non potendo l'amministrazione fornire la prova contraria in assenza di concreti elementi idonei a radicare la ragionevole certezza dell'epoca di realizzazione. Gli interventi edilizi che comportano incrementi di superficie e volumetria non irrilevanti sull'assetto del territorio, senza essere dimostrati come pertinenziali ad un manufatto principale e legittimo, integrano una trasformazione edilizia e urbanistica del territorio soggetta all'obbligo di preventivo permesso di costruire. In caso di mancata ottemperanza all'ordine di demolizione, l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale del manufatto abusivo e della relativa area di sedime è un effetto automatico derivante direttamente dalla legge, senza che sia necessaria un'ulteriore specificazione dell'area da acquisire oltre quella di stretta pertinenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/03/2019

N. 01189/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00870/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 870 del 2015, proposto da
Maria Di Palma e Mariagrazia D'Arco, rappresentate e difese dall'avvocato Giordano Regnabile, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Toledo n. 329;

contro

Comune di Pompei, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Gennaro Barbato, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Bruno Ricciardelli in Napoli, piazza G. Bovio n. 8;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 362/2014 notificata in data 1/12/2014, concernente la demolizione di opere edili ritenute abusive; nonché degli att…

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