Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33451 del 3 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33451PEN

Massima

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Il giudice di appello non può ritenere una circostanza aggravante in precedenza esclusa, in assenza di impugnazione da parte del pubblico ministero, poiché tale facoltà non rientra nei suoi poteri officiosi. Inoltre, ai fini della contestazione di una circostanza aggravante, è necessario che l'imputazione contenga una precisa descrizione del fatto e che la sua oggettiva esposizione implichi immediatamente la configurabilità dell'aggravante, senza che la stessa necessiti di una valutazione giuridica non già espressa nella contestazione. Pertanto, l'aggravante dell'aver agito in più persone riunite non può ritenersi legittimamente contestata in "fatto" qualora l'imputazione si limiti ad enunciare il concorso di più persone nel reato, in difetto di qualsiasi riferimento agli effetti fisici o psicologici idonei a ridurre la capacità di reazione della vittima prodotti dalla circostanza che l'aggressione sia stata portata da una pluralità di aggressori. Infine, in caso di lesioni di lieve entità, la procedibilità del reato è condizionata alla presentazione di querela da parte della persona offesa, la cui volontà punitiva può essere desunta anche da atti che non contengono la sua esplicita manifestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Relatore

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ga.Fe. nato a G il (Omissis)
avverso la sentenza del 23/01/2024 della CORTE APPELLO di GENOVA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LUCA PISTORELLI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Genova ha confermato la condanna di Ga.Fe. per il reato di lesioni volontarie lievissime, mentre in parziale …

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