Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20954 del 15 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20954PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è inammissibile quando si risolve in una mera diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito, senza denunciare la violazione di specifiche norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione. Ciò anche quando, pur venendo meno il pericolo di fuga, permangono altre esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, come la significativa spregiudicatezza della violazione degli arresti domiciliari, l'efferatezza del delitto commesso e la negativa personalità dell'autore, desumibile dai suoi trascorsi e dalla stessa imputazione per cui era sottoposto a misura cautelare. In tali casi, il giudice di legittimità è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5976/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/08/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza 3/8/12 il Tribunale di Napoli in sede di riesame confermava l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa i…

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