Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16006 del 26 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:16006PEN

Massima

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Il falso in dichiarazioni sulla propria identità personale rese a pubblici ufficiali durante un controllo di polizia, in assenza di altri mezzi di identificazione, integra il reato di falsa attestazione di qualità personali di cui all'art. 495 c.p., in quanto le dichiarazioni sono destinate a comprovare le proprie qualità personali dinanzi al pubblico ufficiale. Tale condotta è punibile anche quando l'imputato sia sottoposto a misura di sicurezza per infermità mentale, salvo che non emerga una concreta incapacità di intendere e di volere al momento del fatto, la cui valutazione spetta al giudice di merito sulla base di una motivata analisi delle circostanze del caso concreto. Il giudice non è infatti vincolato a disporre una perizia psichiatrica, essendo sufficiente una valutazione sommaria della capacità di intendere e di volere, salvo che non emergano elementi tali da rendere necessario un più approfondito accertamento. La qualificazione giuridica del fatto come reato di falsa attestazione di qualità personali, anziché di false informazioni a pubblico ufficiale, è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, non essendo sindacabile in sede di legittimità se non in presenza di un evidente errore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCALERA Vito - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 18/05/2011 del Tribunale di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Riello Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza impugnata veniva applicata nei confronti di (OMI…

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