Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4323 del 29 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4323PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni gode di una tutela penale rafforzata, per cui l'offesa verbale o fisica nei suoi confronti integra il reato di ingiuria aggravata, a prescindere dalle condizioni psicofisiche dell'autore, salvo che queste non escludano la capacità di intendere e di volere. La responsabilità penale per tale reato sussiste anche in presenza di contraddizioni o lacune nelle dichiarazioni testimoniali, purché vi siano altri elementi di prova, come il riscontro oggettivo delle condizioni della vittima, idonei a dimostrare la condotta offensiva. La pena irrogata in appello, se superiore a quella di primo grado, può essere rettificata in sede di legittimità solo in caso di errore materiale, senza che rilevi il decorso del termine prescrizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza del 30/11/2009 della Corte d'Appello di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, il persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per la declaratoria di estinzione del…

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