Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39484 del 28 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39484PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale di un soggetto, ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, può essere mantenuto anche in assenza di nuovi elementi di reità, qualora l'appartenenza del medesimo ad un'associazione di tipo mafioso risulti adeguatamente dimostrata e non vi siano elementi dai quali desumere il suo recesso personale, non essendo dirimente a tal fine il mero decorso del tempo dall'adesione al gruppo o dalla concreta partecipazione alle attività associative. Inoltre, la circostanza che il soggetto abbia tenuto in stato di detenzione una condotta conforme alla disciplina penitenziaria non costituisce di per sé elemento sintomatico di una sopravvenuta insussistenza o riduzione della pericolosità sociale, rilevante ai fini della revoca della misura di prevenzione. Il sindacato di legittimità sui provvedimenti in materia di prevenzione è limitato alla violazione di legge e non si estende al controllo dell'iter giustificativo della decisione, a meno che questo sia del tutto assente, non potendosi dedurre come vizio di motivazione mancante o apparente la sottovalutazione di argomenti difensivi che siano stati comunque presi in considerazione dal giudice o che risultino assorbiti dalle argomentazioni poste a fondamento del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabriz - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 31/05/2016 della Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il decreto impugnato l…

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