Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16358 del 15 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:16358PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto non solo dalla gravità astratta del titolo di reato, ma anche dalla concreta modalità di commissione del fatto e dalle circostanze che lo connotano, le quali possono rivelare una radicata incapacità dell'indagato di autolimitarsi nella commissione di ulteriori condotte criminose. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato e disporre la misura cautelare più grave, anche in presenza di precedenti penali non particolarmente gravi, qualora dalla condotta dell'indagato emerga una personalità criminale pericolosa e incapace di autocontrollo, tale da rendere inidonea una misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, a fronte della concreta e attuale pericolosità sociale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/07/2018 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
sentito il Sostituto Procuratore Generale Dr. LORI PERLA che conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, emesso il 26.7.2018, il Tribunale di Messina ha rigettato l'istanza di riesame presentata nell'interesse di (OMISSIS) avverso l'ordinanza emessa in data 2…

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