Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28554 del 3 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28554PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può procedere a una rinnovata valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, né a una rivalutazione autonoma del contenuto delle prove acquisite, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice del merito. Il controllo di legittimità sulla motivazione è circoscritto alla verifica della coerenza strutturale della decisione, della sua oggettiva tenuta sotto il profilo logico-argomentativo e dell'assenza di macroscopiche illogicità o contraddittorietà. Il vizio della manifesta illogicità della motivazione deve essere evincibile direttamente dal testo del provvedimento impugnato, senza possibilità per il ricorrente di fornire una propria diversa ricostruzione del fatto. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena all'interno del minimo e del massimo edittale, discrezionalità che è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di palese irragionevolezza o travisamento della prova. Il diniego delle attenuanti generiche, in presenza di un pregresso giudicato di condanna, è correttamente motivato dal richiamo al principio del ne bis in idem, che impedisce di valutare nuovamente la stessa condotta già oggetto di precedente condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1507/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del 11/11/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott VINCENZO PEZZELLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per il rigetto del proposto ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FAT…

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