Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8524 del 3 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8524PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di usura si configura quando un soggetto, approfittando dello stato di bisogno di un altro, gli concede un prestito a tassi di interesse manifestamente sproporzionati rispetto alla situazione economica del debitore e alle condizioni di mercato, in violazione del limite previsto dalla legge. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che l'agente abbia consapevolezza dello stato di difficoltà economica della persona offesa e della sproporzionatezza degli interessi applicati, senza che sia necessario l'accertamento di un fine di lucro o di un intento di sfruttamento. La valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato può desumersi anche da elementi indiziari, come il coinvolgimento dell'imputato nell'erogazione del prestito e il suo intervento per sollecitare il pagamento degli interessi. Inoltre, le dichiarazioni della persona offesa, pur non necessitando di riscontri diretti sul fatto-reato, possono essere corroborate da elementi di contorno, come intercettazioni di conversazioni, che ne confermino l'attendibilità. Infine, il termine di prescrizione del reato di usura decorre dall'ultimo pagamento degli interessi usurari, senza che rilevi la data di erogazione del prestito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. Gi. , nato a (OMESSO);

Sc. Ma. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Caltanissetta, sezione 1 penale, in data 15.5.2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere dott. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. FEBBRARO Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo che i ricorsi siano rigettati;

Udi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.