Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20922 del 16 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20922PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata anche nei confronti di soggetti che, pur non essendo formalmente partecipi di un'associazione mafiosa, abbiano comunque tenuto condotte funzionali agli scopi del sodalizio criminale, dimostrando così il loro stabile inserimento nel contesto mafioso. A tal fine, rileva non solo la partecipazione diretta alle attività del gruppo, ma anche il compimento di azioni isolate che, pur non integrando il reato di associazione mafiosa, siano comunque strumentali al perseguimento degli interessi dell'organizzazione criminale. La valutazione della pericolosità sociale del soggetto va effettuata con riferimento al momento in cui viene richiesta l'applicazione della misura di prevenzione, senza che assumano rilievo determinante eventuali condotte successive che possano aver interrotto i rapporti con l'associazione criminale, come l'espiazione di una pena detentiva o lo svolgimento di un'attività lavorativa stabile. Ciò in quanto la misura di prevenzione personale è finalizzata a prevenire la commissione di reati e a tutelare la sicurezza pubblica, indipendentemente dalla valutazione della personalità del soggetto in un momento successivo all'applicazione della misura. Pertanto, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittima l'applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di un soggetto che, pur non essendo formalmente partecipe di un'associazione mafiosa, risultava comunque stabilmente inserito in un contesto criminale di tipo mafioso, avendo detenuto illegalmente un'arma da fuoco per agevolare le attività del gruppo criminale di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso il decreto del 15/06/2022 dalla Corte d'appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che chiede dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
I. Con decreto del 15 giugno 2022 la Corte d'appello di Catanzaro, rigettando l'appello di (OMISSIS), h…

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