Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41132 del 8 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41132PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice sulla base di elementi reali e non ipotetici, desumibili dalla personalità dell'indagato, dalle modalità del fatto per cui si procede e dalle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. La sussistenza di un quadro indiziario grave e articolato, comprovato da intercettazioni e sequestri, che riveli la dedizione professionale e la contiguità dell'indagato ad ambienti criminali, è idonea a fondare il pericolo concreto e attuale di recidiva, giustificando l'adozione di adeguate misure cautelari, anche in assenza di un pregresso coinvolgimento in attività illecite, ove il fatto contestato rappresenti solo un segmento di una più ampia attività criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/12/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DE MARZO GIUSEPPE;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. BARBERINI ROBERTA MARIA, che conclude per l'inammissibilita';
Il difensore avv. (OMISSIS),si riporta ai motivi.
Il difensore avv. (OMISSIS),…

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