Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21890 del 30 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21890PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto affetto da disturbo paranoide di personalità, caratterizzato da una struttura personologica fragile ed instabile, può disporre la misura di sicurezza della libertà vigilata presso una struttura sanitaria, nonostante il miglioramento delle condizioni psichiche dovuto alle terapie e alla permanente sorveglianza, in quanto il dato di fondo della patologia, soggetta a crisi ricorrenti, impone di non acquietarsi sui progressi di matrice terapeutica, essendo necessaria un'adeguata supervisione per scongiurare il rischio di recidive. Il giudice, pertanto, nel motivare la propria decisione, può discostarsi dalle conclusioni peritali, purché tale scostamento sia adeguatamente giustificato sulla base di una valutazione complessiva della situazione del soggetto, attuale al momento del giudizio, desunta da tutti gli elementi di fatto emergenti dagli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 24/04/2007 TRIB. SORVEGLIANZA di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. CONSOLO Santi, che ha richiesto declaratoria di inammissibilita'.

OSSERVA

1. Con sentenza in data 23.04.2004 il Tribunale di Palmi assolveva De. Fr. dal reato di tentato uxoricidio per totale incapacita…

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