Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17382 del 6 maggio 2005

ECLI:IT:CASS:2005:17382PEN

Massima

Massima ufficiale
In presenza della causa estintiva della prescrizione del reato, deve essere privilegiata la pronuncia di proscioglimento nel merito, non solo quando dagli atti già acquisiti risulti la prova positiva dell'innocenza dell'imputato, ma anche quando manchi la prova di colpevolezza a suo carico. Ne consegue che è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 129, comma secondo cod. proc. pen. , per irragionevole disparità di trattamento rispetto alla posizione dell'imputato di un reato non ancora prescritto, sul rilievo che costui può essere assolto con formula ampia ex art. 530, comma secondo cod. proc. pen. , anche nell'ipotesi in cui il P.M. non sia riuscito a produrre prove a suo carico.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con sentenza del 29 luglio 1994, l'on. Cl. Ma. e Le. ((omissis)). erano ritenuti responsabili del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione aggravata, per avere, insieme a Ro. Ca., presidente ed amministratore delegato del Banco Am. (posto in liquidazione coatta amministrativa con decreto del Ministero del Tesoro del 6.8.1982 e dichiarato in stato di insolvenza con sentenza del Tribunale di Milano del 25 agosto 1982), concorso nella distrazione e, comunque, nella dissipazione di beni in danno dello stesso istituto di credito, ed in particolare di fondi liquidi erogati da società panamensi e del Liechtenstein, agenti sotto il controllo e su disposizioni del predetto Ro. Ca., finanziate da banche costituenti emanazioni del medesimo Banco Am. ed operanti all'estero come sue filiali di fatto; fondi dei quali Ro. Ca., a seguito di accordi conclusi con l'intervento e la cooperazione di Li. Ge. e di Le. ((omissis))., finalizzati alla realiz…

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