Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12502 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:12502SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda. Il provvedimento amministrativo che ordina il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione forzosa di un ampliamento ritenuto abusivo è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il destinatario del provvedimento abbia cessato l'attività nelle more del giudizio, in applicazione del principio dispositivo che regola anche il processo amministrativo. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti in considerazione della peculiarità della vicenda.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/10/2022

N. 12502/2022 REG.PROV.COLL.

N. 09802/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9802 del 2017, proposto da Mercato S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, piazza Adriana, 15;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

Annullamento e/o nullità della Determina Dirigenziale del Municipio Roma I di Roma Capitale U.O. Amministrativa e Affari Generali - Ufficio Vigilanza OSP de…

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