Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45411 del 5 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45411PEN

Massima

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La presentazione di una dichiarazione sostitutiva di certificazione contenente false attestazioni circa il possesso dei requisiti richiesti per l'erogazione di un beneficio pubblico, integra gli artifici e raggiri previsti dal delitto di truffa aggravata, qualora tale condotta sia idonea a indurre in errore l'ente erogatore sulla sussistenza dei presupposti per l'ottenimento della provvidenza, determinandone l'indebita corresponsione. Ciò in quanto la dichiarazione mendace, pur se relativa a un requisito formale, assume rilievo penale in ragione del carattere giuridicamente fidefacente che la legge attribuisce a tale atto, ingenerando uno specifico affidamento nei destinatari sulla veridicità del suo contenuto. La circostanza che il beneficio sia stato erogato in un contesto normativo confuso o che il documento di identità esibito contenesse elementi contraddittori rispetto alla dichiarazione, non esclude la configurabilità del delitto di truffa, atteso che l'artificio realizzato attraverso la falsa attestazione è di per sé idoneo a indurre in errore l'ente erogatore, indipendentemente dalla diligenza da questo esercitata nel procedimento di verifica. Parimenti, l'eventuale incomprensibilità dei moduli compilati o la lettera di accompagnamento inviata dal Presidente del Consiglio non valgono ad escludere l'elemento soggettivo del reato, in quanto il requisito della cittadinanza era di immediata e agevole percezione per il richiedente. Pertanto, la condotta descritta integra gli estremi del delitto di truffa aggravata e non può essere ricondotta alla fattispecie residuale di cui all'art. 316-ter c.p., la quale ha carattere sussidiario rispetto alla truffa e non può essere applicata in presenza degli elementi costitutivi di quest'ultima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di VARESE;

nei confronti di:

1) MA. MA. NH., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/07/2007 GIP TRIBUNALE di VARESE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MACCHIA ALBERTO;

lette/sentite le conclusioni del P.G..

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 9 luglio 2007, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Va…

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