Il possesso di informazioni privilegiate da parte di un soggetto che effettua operazioni finanziarie sulla base di tali informazioni configura l'illecito amministrativo di abuso di informazioni privilegiate, sanzionabile con l'irrogazione di sanzioni pecuniarie e accessorie, come la perdita temporanea dei requisiti di onorabilità e la confisca per equivalente del profitto illecitamente conseguito e dei mezzi impiegati per ottenerlo. Tale illecito, disciplinato dal Testo Unico della Finanza, mira a tutelare l'integrità e la trasparenza del mercato finanziario, impedendo che soggetti in possesso di informazioni riservate possano trarne indebito vantaggio a danno degli altri investitori. La sanzione amministrativa è commisurata alla gravità della condotta, all'entità del profitto illecitamente conseguito e all'eventuale reiterazione degli illeciti, al fine di assicurare l'effettività della repressione e la prevenzione di future violazioni. L'autorità di vigilanza, nel caso di indisponibilità dei beni illecitamente acquisiti, può disporre la confisca per equivalente di altri beni del soggetto sanzionato, al fine di garantire l'integrale recupero del profitto derivante dagli abusi.