Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pubblica amministrazione ha l'obbligo di dare piena ed effettiva esecuzione alle decisioni giurisdizionali amministrative che l'abbiano riconosciuta soccombente, attivando una leale cooperazione con il ricorrente vittorioso e soddisfacendo la sua pretesa senza comportamenti elusivi o frustranti. Pertanto, qualora il giudice amministrativo abbia annullato un provvedimento di aggiudicazione di una gara pubblica, l'amministrazione non può legittimamente procedere all'indizione di una nuova gara, omettendo di considerare la conferma di validità dell'offerta da parte del ricorrente vittorioso, in quanto ciò si porrebbe in contrasto con la forza conformatrice del giudicato e con il principio di effettività della tutela giurisdizionale. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a provvedere all'aggiudicazione in favore del ricorrente vittorioso, salvo che non sopravvengano circostanze ostative, e alla conseguente stipula del contratto, con decorrenza dal trentesimo giorno successivo alla comunicazione o notificazione della decisione giurisdizionale, al fine di assicurare la piena soddisfazione dell'interesse sostanziale del ricorrente, anche in considerazione dell'immanente interesse pubblico ad evitare inutili duplicazioni di spesa.