Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11254 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:11254SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di un privato non può essere considerato legittimo, in quanto l'amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, sia esso di accoglimento o di rigetto della richiesta. Pertanto, il privato può agire in giudizio per ottenere l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere, fissando un termine perentorio entro il quale l'amministrazione deve adottare il provvedimento conclusivo. Tuttavia, qualora l'amministrazione adotti un provvedimento espresso di rigetto dell'istanza del privato, ancorché tardivo, la domanda giudiziale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, essendo il privato onerato di impugnare il provvedimento di diniego in altra sede giurisdizionale. In tali casi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti, in ragione della non manifesta fondatezza della domanda proposta.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/11/2018

N. 11254/2018 REG.PROV.COLL.

N. 04388/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4388 del 2018, proposto da
Consorzio Colli di Cicerone, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonché in Roma, Lungotevere dei Mellini 24;

contro

Città Metropolitana di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Roma, via IV Novembre, 119/A;

per l'accertamento

dell'illegittimit…

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