Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15854 del 10 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15854PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, anche se realizzati in forma associativa, integrano distinti reati rispetto a quelli già giudicati con sentenza irrevocabile, purché le condotte siano riferite a vittime diverse non coinvolte nel precedente procedimento. La responsabilità penale per tali reati può essere affermata sulla base di intercettazioni telefoniche e riscontri di polizia giudiziaria che dimostrino il ruolo attivo dell'imputato nel controllo del territorio e nell'organizzazione dello sfruttamento. Analogamente, la responsabilità per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio può essere desunta da elementi indiziari, quali la partecipazione dell'imputato al trasporto della droga e i suoi contatti telefonici con gli altri coinvolti nell'operazione illecita, anche in assenza di sequestro di stupefacente nella sua disponibilità diretta. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche, che può essere sindacata in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Il vincolo della continuazione tra reati di diversa natura, come quelli di favoreggiamento della prostituzione e di detenzione di stupefacenti, non può essere automaticamente riconosciuto, ma deve essere escluso quando le condotte non risultino riconducibili a un'unica ideazione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS));
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/01/2016 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA SABINA VIGNA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MOLINO PIETRO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte d'appello dell…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.