Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15664 del 13 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15664PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel pronunciare la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, è tenuto a revocare le statuizioni civili contenute nella sentenza di primo grado, non potendo condannare l'imputato al pagamento delle spese processuali a favore della parte civile. Tuttavia, qualora l'imputato abbia impugnato la sentenza di proscioglimento per prescrizione, sollecitando una pronuncia liberatoria nel merito, l'interesse della parte civile a resistere a tale gravame e il suo diritto a vedersi rifuse le spese in caso di soccombenza dell'appellante sono pienamente legittimi. Pertanto, il giudice di appello può condannare l'imputato alla rifusione delle spese di rappresentanza e difesa sostenute dalle parti civili nel giudizio di impugnazione, in ragione della soccombenza dell'appellante rispetto al suo interesse a ottenere una pronuncia di assoluzione nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CIANFROCCA P - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Messina del 10.12.2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SENATORE Vincenzo, che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata quanto alle statuizioni civili;
udito l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv.…

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