Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6134 del 14 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6134PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. 309/1990, si configura quando tra i partecipi sussiste una durevole comunanza di scopo nell'interesse a immettere stupefacenti sul mercato del consumo, non essendo di ostacolo la diversità degli scopi personali e degli utili che i singoli partecipi si propongono di ottenere. L'elemento strutturale essenziale è l'accordo associativo a costituire un vincolo permanente, caratterizzato dalla consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio e di partecipare, con contributo causale, alla realizzazione di un duraturo programma criminale, anche se non è necessaria una rigida struttura organizzativa, essendo sufficiente un'organizzazione minima idonea a realizzare gli obiettivi criminosi. La prova della sussistenza dell'associazione può essere raggiunta anche attraverso il riscontro di una sistematica e continuativa attività di cessione di sostanze stupefacenti per un apprezzabile periodo di tempo, senza che sia necessario accertare tutti i singoli episodi, quando questi risultino collegati probatoriamente e omogenei. Il ruolo di vertice e di organizzatore all'interno del sodalizio può essere desunto da una pluralità di elementi, quali il coordinamento dell'attività di spaccio, la gestione dei turni di lavoro, il controllo del territorio, l'assistenza legale e finanziaria agli associati, la disponibilità di somme di denaro riferibili all'attività illecita, nonché il linguaggio utilizzato nelle conversazioni intercettate. L'esclusione dell'ipotesi attenuata di cui all'art. 74, comma 6, D.P.R. 309/1990 è giustificata quando l'attività di spaccio, per la sua vastità e imponenza, risulti incompatibile con il carattere della lieve entità, in ragione della molteplicità degli episodi reiterati in un lungo arco di tempo e della predisposizione di un'idonea organizzazione che preveda uno stabile e continuativo approvvigionamento di quantitativi rilevanti di sostanze stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/202…

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