Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 2069 del 2016

ECLI:IT:TARCZ:2016:2069SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia può essere adottato dall'autorità prefettizia sulla base di un quadro indiziario, anche in assenza di una sentenza di condanna penale definitiva, qualora emergano elementi sufficienti a ritenere che l'attività d'impresa possa, anche in maniera indiretta, agevolare le attività criminali o esserne in qualche modo condizionata, per la presenza, nei centri decisionali, di soggetti legati ad organizzazioni mafiose. A tal fine, rilevano non solo le condanne penali definitive, ma anche fatti e circostanze, anche se non sfociati in una pronuncia di condanna, che delineino un quadro complessivo idoneo a far ritenere sussistenti tentativi di infiltrazione mafiosa nell'impresa, come la falsa testimonianza resa in relazione a un reato di estorsione aggravato dal metodo mafioso, anche in assenza di una sentenza di assoluzione che escluda la responsabilità penale. L'autorità prefettizia, pertanto, può adottare il provvedimento interdittivo sulla base di un giudizio prognostico, fondato su un complesso di elementi indiziari, senza che sia necessario l'accertamento della responsabilità penale con il grado di certezza richiesto per la condanna. Inoltre, la presenza di soggetti legati alla criminalità organizzata nell'ambito di appalti e subappalti relativi all'attività dell'impresa, anche se non direttamente riferibili all'imprenditore, può essere valutata dall'autorità prefettizia ai fini dell'adozione del provvedimento interdittivo, in quanto indice di possibili tentativi di infiltrazione mafiosa nell'impresa.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/11/2016

N. 02069/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01716/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1716 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da -OMISSIS-S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis))é, ((omissis)), ((omissis)), elettivamente domiciliata in Catanzaro, viale Pio X n. 63, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

il Ministero dell’Interno, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, presso cui è domiciliato in Catanzaro, via Gioacchino da Fiore n. 34;

per l’annullamento

dell’informazione interdittiva antimafia del 20 luglio 20…

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