Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36023 del 16 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36023PEN

Massima

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La particolare tenuità del fatto, quale causa di non punibilità prevista dall'art. 131-bis c.p., è configurabile in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla norma, a prescindere dalla modalità concorsuale della condotta. La valutazione della sussistenza dei requisiti di tenuità dell'offesa e di non abitualità del comportamento rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, la cui decisione non può essere sindacata in sede di legittimità se non per vizi di motivazione. Il giudice di merito, nel valutare la tenuità del fatto, deve tenere conto di tutti gli elementi concreti della fattispecie, senza che assuma rilievo determinante la mera destinazione dei beni oggetto della condotta, trattandosi di una questione di merito che esula dai poteri di controllo della Corte di cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/09/2019 del TRIBUNALE di BERGAMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPUTO.
Udito in pubblica udienza il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. Lucia Odello, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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