Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34256 del 20 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34256PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere legittimamente disposta dal giudice solo qualora sussista un nesso di correlazione temporale tra il momento dell'acquisto dei beni da parte del proposto e la sua concreta pericolosità sociale, accertata secondo i parametri di cui al D.Lgs. n. 159/2011. Tale correlazione temporale non può essere desunta in via presuntiva, ma deve risultare adeguatamente motivata dal provvedimento, con specifico riferimento alle condotte illecite del proposto che ne abbiano determinato la pericolosità sociale nel periodo di acquisizione dei beni. Ove il giudice abbia in precedenza escluso la pericolosità sociale del proposto, tale valutazione preclude la successiva confisca di beni acquisiti in epoca antecedente, salvo che non emergano nuovi elementi di fatto idonei a superare il giudicato. Inoltre, la confisca può essere disposta anche sulla base della sproporzione tra il valore dei beni posseduti e le fonti di reddito lecite del proposto, purché sia adeguatamente motivata l'illiceità della provenienza di tali beni, senza che possa ritenersi sufficiente la mera mancata giustificazione della loro legittima provenienza da parte del proposto. Infine, il giudice è tenuto a motivare specificamente in ordine alla disponibilità dei beni in capo al proposto, anche quando si tratti di beni intestati a terzi, in applicazione del principio del contraddittorio e del diritto di difesa di questi ultimi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO P. - Presidente

Dott. CERVADORO M - rel. Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Pietro - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna M - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso il decreto n. 76/2016 CORTE APPELLO di ROMA, del 04/07/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;
Letta la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del dr. Roberto Aniello, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio del decreto della Corte d'Appello di Roma in data 4.7.2017 limitatamente alla confisca dell'immobile sito in Grottaferrata, dichiarand…

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