Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19160 del 17 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19160PEN

Massima

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La confisca di una somma di denaro ritenuta sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati dall'imputato è legittima, in assenza di elementi concreti che dimostrino la provenienza lecita di tale somma, anche qualora l'imputato sostenga che essa appartenga in realtà a familiari conviventi. L'onere di provare l'origine lecita del denaro confiscato grava sull'imputato, il quale non può limitarsi a formulare mere ipotesi o congetture, ma deve fornire adeguati riscontri documentali a sostegno della propria tesi. La confisca disposta dal giudice sulla base di una valutazione non manifestamente illogica circa la sproporzione tra la somma sequestrata e i redditi dichiarati dall'imputato è pertanto legittima e non viziata da carenza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. DI STASI Antonello - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/10/2020 del Tribunale di Latina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere MENGONI Enrico;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DELL'OLIO Marco, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22/10/2020, il Tribunale di Latina applicava a (OMISSIS) - ai sensi d…

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