Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19988 del 12 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19988PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la credibilità delle dichiarazioni della persona offesa in un procedimento penale, deve effettuare un attento e rigoroso esame critico delle stesse, verificandone la coerenza, la circostanziazione, la persistenza e l'assenza di contraddizioni, nonché la sussistenza di riscontri esterni idonei a corroborarne l'attendibilità intrinseca ed estrinseca. Ove tali requisiti siano riscontrati, le dichiarazioni della persona offesa possono costituire prova sufficiente ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori elementi probatori, salvo il caso in cui emergano specifici fattori di dubbio o di incertezza che impongano al giudice di disporre l'integrazione probatoria. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche, essendo tenuto a motivare il diniego delle stesse solo nei limiti di far emergere sufficientemente il proprio convincimento circa l'adeguatezza della pena concreta alla gravità effettiva del reato e alla personalità del reo, senza dover analizzare in modo analitico tutti gli elementi favorevoli dedotti dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Al. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Torino in data 26.06.2008 che, ritenuto che i fatti integranti il contestato delitto di cui agli articolo 81 c.p., articolo 609 quater c.p., comma 1, n. 1, articolo 609 quarter c.p., comma 4 sussistevano con riferimento al periodo in cui la persona offesa aveva compiuto 10 anni, aveva escluso l'aggravante di cui all'ultimo comma dell'articolo 609 quater c.p. con riferimento all&…

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