Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1216 del 2018

ECLI:IT:TARCT:2018:1216SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto le opere oggetto dell'originaria ordinanza di demolizione sono state regolarizzate attraverso il rilascio di un permesso in sanatoria. Il principio di diritto affermato è che la mancanza di interesse attuale e concreto della parte ricorrente, sopravvenuta nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del gravame, indipendentemente dalla fondatezza originaria delle censure proposte. Tale principio si fonda sulla natura strumentale del processo amministrativo, volto alla tutela di posizioni giuridiche soggettive attuali e non meramente teoriche o future. Pertanto, il venir meno dell'interesse al ricorso per fatti sopravvenuti, come il rilascio di un titolo abilitativo in sanatoria, comporta l'impossibilità di una pronuncia di merito e la dichiarazione di improcedibilità del gravame. Tale soluzione, imposta dal principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, evita altresì un dispendio di attività giurisdizionale su questioni divenute prive di utilità pratica per la parte ricorrente. Il giudice amministrativo, in tali casi, non è tenuto a esaminare nel merito le censure originariamente proposte, essendo sufficiente accertare il venir meno dell'interesse al ricorso per fatti sopravvenuti nel corso del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/06/2018

N. 01216/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01283/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1283 del 1998, proposto da
Rapisarda Barbaro, Rapisarda Carmelo, Rapisarda Francesca, Rapisarda Vincenzo, rappresentati e difesi dall'avvocato Giuseppe Mingiardi, con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via G. D'Annunzio, 39/A;

contro

Comune di Catania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosario Orazio Russo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via Umberto 151;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demoli…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.